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martedì 4 giugno 2013

MADONNA SFIGURATA DAL BOTOX

Madonna è salita sul palco del Twickenham stadium di Londra per parlare dei diritti femminili durante il concerto organizzato dalla campagna Chime for change di Gucci a sostegno di donne e bambine nel mondo. In quella sede ha lanciato un appello per il miglioramento delle condizioni di vita nel mondo. Ma il suo volto sembrava dire più che altro:
noi donne non abbiamo ancora il diritto di invecchiare. La pop star è apparsa sfigurata dal troppo botox e la stampa rosa inglese non l'ha perdonata, focalizzandosi più sull'aspetto fisico che sui contenuti presentati nel suo discorso.

ECCO I DRIVE-IN DEL BOTOX - Una pausa pranzo da riempire? Un po' di tempo tra l'ufficio e l'aperitivo con i colleghi? Nulla da fare tra un appuntamento e l'altro? In Svizzera si moltiplicano i "drive-in" del botox, sull'onda di quanto sta già avvendendo in molti Paesi del mondo.

"Entra e fatti una piccola iniezione" è la filosofia in soldoni. Non a caso si chiamano anche "botox walk-in". Dopo Smoothline a Zurigo, a due passi dalla Bahnhofstrasse, è la volta di Ginevra, dove Beauty service è il primo istituto di bellezza ad allinearsi alla nuova tendenza.

Da New York a Berlino, da Parigi a San Paolo in Brasile insomma i saloni aprono le porte ai clienti senza bisogno di prendere appuntamento. In fondo per una punturina bastano meno di 30 minuti.

L'ESPERTO: I RISCHI CHE SI CORRONO - Affaritaliani.it ha chiesto il parere di Alfredo Borriello, direttore dell'unità operativa di chirurgia plastica all'ospedale Pellegrini di Napoli. 

"Il fenomeno è sicuramente molto diffuso all'estero, dove c'è quasi l'abitudine di fare trattamenti di questo tipo come si andasse dal parrucchiere o dall'estetista. In Italia la tendenza non ha ancora preso piede, ma non so se sia nemmeno il caso".
"E' vero che un'iniezione non lascia gonfiori o rossori e che si può tornare subito in ufficio - argomenta Borriello - ma il botox è comunque una tossina che va iniettata con criterio, dopo aver fatto una corretta anamnesi". Il rischio? "Ritrovarsi con parti del volto asimmetriche, occhi che si chiudono, gonfiori strani, paresi..."

La nuova modalità organizzativa dei botox walk-in  rischia di banalizzare l'uso del botulino. "La semplicità con cui il trattamento diventa accesssibile può influenzare in maniera sbagliata la percezione delle persone. Invece vanno prese precauzioni: per esempio, è vero che si può tornare in ufficio, ma attenzione a non fare altre attività come palestra, sauna, lampade solari".

Se in Italia i drive-in della bellezza non sono ancora diffusi, c'è comuunque già la tendenza a un uso facile del botox. "Si moltiplicano i centri estetici che lo offrono senza l'assistenza di un medico oppure i medici non specializzati che lo praticano, per esempio tanti medici di famiglia. In fondo basta andare in farmacia e comprare un'iniezione, spendendo tra i 50 e i 200 euro contro i 400-600 euro di un trattamento effettuato dal chirurgo estetico. La differenza sta nella qualità della tossina. Per non parlare dei vari tipi di botulino che si trovano facilmente su internet, come quello in polvere o quelli fabbricati in Corea e Cina, venduti a prezzi stracciati e di qualità pessima". 

Il dottor Borriello ha appena diretto l'XI Corso internazionale di chirurgia plastica, il primo meeting Italo-Brasiliano, che si è tenuto dal 16 al 18 maggio presso il centro congressi "Federico II" a Napoli.  
Tendenze in questo campo? "Se parliamo di appianare le rughe del volto sta emergendo sempre più la tecnica dell'idrolift, effettuato con acido ialuronico, che ha un effetto volumizzante, distensore e anche idratante. In Brasile invece si sta diffondendo l'uso dell'olio di fenolo, che ha il pregio di dare risultati quasi definitivi mentre un'inieizione di botulino ha una durata media di 4-5 mesi".
"Passando alla chirurgia più in generale, invece, si stanno diffondendo le protesi al poliuretano, che riducono il problema eventuale del rigetto, e la gluteoplastica con protesi di silicone, di diverse forme, inserite per via intramuscolari. Una tecnica diffusa dal dottor Raul Gonzales e molto praticata in Brasile, ancora assente in Italia".

Fonte: www.affaritaliani.it