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mercoledì 16 ottobre 2013

PEDO-PORNOLIBRI SU AMAZON


Gli e-book violenti e pornografici, riguardanti abusi, incesto e bestialità, sono al centro di uno scandalo che riguarda le più grandi librerie online come Amazon e Barnes & Noble. Fino a poco tempo fa nessuno si era troppo preoccupato dei libri digitali auto pubblicati che popolano i bookstore online, ma da qualche giorno qualcosa è cambiato. La testata londinese The Kernel ha pubblicato un reportage a dir poco sconcertante.
Le più famose librerie online fino alla
settimana scorsa vendevano e-book, tascabili e audio libri dai contenuti estremi. Testi che parlavano esplicitamente e senza filtri di abusi su minori, pedofilia e incesto. Il tutto ai limiti dell'apologia di reato. Il problema è che tali oscenità avevano ben poco di letterario, e certamente violavano gli stessi termini di servizio imposti dai distributori online. Fra i titoli: Daddy Rapes Me, Raped by Daddy, Daddy Rapes the Virgin Daughter: Violated at Home (Taboo Erotica), Daddy Rapes the Virgin Teen Babysitter (Rough Sex Erotica) and Doggy, etc.
 
La prima a reagire è stata la catena inglese WH Smith che ha deciso di mandare offline il suo sito. "La settimana scorsa siamo venuti a conoscenza di un certo numero di titoli inaccettabili presenti sul nostro sito attraverso la rete Kobo che ha un feed automatico su di noi", si legge nel comunicato apparso al posto della homepage di WH Smith. "Siamo rimasti disgustati da questi particolari titoli, trovando la cosa inaccettabile e in nessun modo li condoneremo".
La revisione probabilmente non ha funzionato, ma è anche vero che il settore dell'auto produzione ormai è un boom editoriale a causa dei ridotti costi di implementazione. Kobo ha confermato di stare controllando il suo intero catalogo per rimuovere i contenuti, gli autori e gli editori coinvolti. Davvero difficile un controllo certosino dei contenuti, considerato che l'azienda promette agli aspiranti scrittura una pubblicazione in 24/48 ore. In ogni caso probabilmente interverrà anche sulla policy di pubblicazione.
"Stiamo anche valutando nuove procedure per assicurare che questo tipo di contenuti non sia più disponibile in futuro", si legge nella nota ufficiale di Kobo. "[...] senza impattare negativamente sulla libertà di espressione e il lavoro dell'incredibile comunità di auto pubblicazione che è stata creata su Kobo.com".
Su Amazon, Barnes & Noble, Waterstone’s e Foyles è successo qualcosa di simile, ma la rimozione dei testi sta procedendo in silenzio. E come se non bastasse oggi The Kernel ha rilanciato con la scoperta di un gran numero di libri negazionisti dedicati all'Olocausto, per altro illegali in molti Paesi europei come ad esempio la Germania – dove un tale reato è punito fino a un massimo di 5 anni di detenzione.
A questo punto c'è da chiedersi da quanto tempo andasse avanti così e quale sia stato il giro di affari. Dopodiché il dibattito sulla revisione dei titoli è aperto: qual è la soglia che trasforma un libro in un testo da censurare?
Abbiamo contattato Amazon Italia, che ha confermato l'estraneità ai fatti della filiale italiana. Attendiamo ancora il commento di Mondadori, distributore di Kobo, e Amazon USA. Ricordiamo anche però che le policy di questi editori vietano espressamente materiale pornografico e osceno. In Italia poi è bene sottolineare che l'articolo 21 della Costituzione condanna "le manifestazioni contrarie al buon costume"; mentre gli articoli 528 e 529 del Codice penale riguardano proprio i delitti contro la moralità pubblica, il buon costume, le offese al pudore e all'onore sessuale.

www.noncipossocredere.com